L'Aci prepara uno sciopero generale contro il caro carburante

Il problema del caro carburante in Italia non è mai stato così d’attualità come in questo ultimo periodo dove il prezzo di benzina e gasolio ha raggiunto cifre record, comportando tutta una serie di problemi e difficoltà per gli automobilisti italiani e gli autotrasportatori.

Per cercare di combattere il continuo rialzo dei prezzi, ultimamente ritoccato verso l’alto con la nuova accisa per il terremoto in Emilia, e sensibilizzare le istituzioni su questo problema sempre più gravoso sui bilanci familiari dei contribuenti, l’ACI ha lanciato una provocazione, ovvero: 24 ore di sciopero dei rifornimenti previsto per il 6 giugno per dare un segnale forte. Un’iniziativa alla quale ha aderito anche il Codacons.

In una intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Automobile Club Italiano, Angelo Sticchi Damiani, si è detto fiducioso su questa iniziativa, suggerendo ai “tecnici” del governo Monti di ritoccare le accise di caffè, alcool e sigarette, come se questo genere di prodotti non fossero già state prese di mira dall’avido governo Monti.

Nel frattempo gli automobilisti italiani continua a diminuire i propri consumi di carburante, forse anche per effetto della dilagante disoccupazione che ha colpito il nostro paese, che ha costretto tra le mura di casa i lavoratori che sono così impossibilitati all’uso dell’auto ad esempio per il tragitto casa-lavoro. Inibendo così l’effetto sperato del governo Monti con l’aumento delle accise sul carburante.

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